Reseña literaria de Cristina Redondo

Las cenizas de la inocencia, Fernando Benzo

Las cenizas de la inocencia, di Fernando Benzo (Plaza & Janes, 2019), è un giallo nello stile puro più puro degli anni ’30 del Nord America. In questa narrazione lenta, Fernando Benzo ci porta a Madrid negli anni ’40, in un ambiente di gangster, jazz e mafie che potrebbero benissimo essere fuggiti da un film giallo degli anni ’50 a causa delle immagini che la narrazione ci offre.
Fernando Benzo si trova nella povertà, ma anche dai gangster che controllano la squadra di Madrid degli anni ’40, in cui due uomini molto diversi dal mondo stabiliscono un’amicizia e iniziano un percorso che li costringerà ad affrontare decisioni difficili che Li farà cambiare il corso delle loro vite per sempre.
Quello che mi è piaciuto di più di questo romanzo è l’ambientazione, che mi ha trasportato nel cinema nero degli anni Cinquanta e si potrebbe persino dire che, a volte, le scene situate nei bar mi hanno ricordato il classico del romanzo giallo Dashiell Hammet “Red Harvest“, per le scene al biliardo o anche nel Dixie con musica jazz cantata da una donna glamour, in vero stile americano. Le storie parallele a quella principale, dei gangster mescolati con il mondo sotterraneo di Madrid, ti danno la sensazione di leggere un autentico hardboiled ma scritto da un autore attuale e, invece di individuarlo, nella Chicago più bollita, si trova in la Madrid più difficile del dopoguerra.
La trama narrata in Las cenizas de la inocencia ci porta a una storia difficile, come il genere classico che emula, ma anche con i colpi di scena inaspettati, che sono sufficienti per il lettore a continuare a leggere la storia, che nonostante e non cattura, continua a guidarti leggermente attraverso la narrazione fino alla fine del libro.
Fernando Benzo (Madrid, 1965) è laureato in Giurisprudenza e Amministratore Civile dello Stato. Nel 1989 ha pubblicato il suo primo romanzo, Los años felices, dopo aver vinto il Premio Castillo-La Mancha. Per alcuni anni si è concentrato esclusivamente sul racconto e ha vinto, tra gli altri, il Premio Internazionale per racconti di Max Aub Foundation ed è stato assegnato in concorsi noti come Gabriel Miró o Gabriel Arestí. Dieci storie tristi raccolgono le sue storie premiate.
Con il suo secondo romanzo, Mary Lou e la vita confortevole, ha ottenuto il prestigioso Kutxa-Ciudad de Irún nel 1994. Da allora ha pubblicato i romanzi Il tradimento delle sirene, Dopo la pioggia (Premio Ciudad de Majadahonda), Non ripeterò mai il tuo il nome e il naufragio di Plaza Mayor. Ha anche fatto incursioni in altri generi come il teatro, combinando la sua carriera letteraria con la sua carriera nella Pubblica Amministrazione, che lo ha portato ad occupare le posizioni di Sottosegretario all’Istruzione, alla Cultura e allo Sport del Segretario di Stato per la Cultura.

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