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Scrivi

Scrivi. Mi piace scrivere In effetti, mi è sempre piaciuto scrivere, anche se ci sono quelli che credono di conoscermi e di osare con il diritto di dirmi che “Ora che ti dedichi alla scrittura …” E poi lascia andare qualsiasi cazzata. Come se l’atto di scrivere fosse una moda semplice. Beh, mi dispiace, per me non lo è. Ho sempre scritto e pubblicato libri o meno, mi considero uno scrittore, piuttosto: uno scrittore. Meglio parlare correttamente e chiamare le cose con il loro nome. Ho scritto quasi da un’adolescente che ho detto “se tutti questi signori hanno scritto questo, perché non posso provarlo anche io” e così ho iniziato; molti anni fa, e non ricordo che è stato il primo, se una storia breve, molto breve, o un poema o un tentativo di romanzo o addirittura ricordare un gioco vago. Chi lo sa? Quello che ricordo sono le volte. Ho avuto l’età adolescenziale delle poesie, da quel momento ho il breve ma intenso momento creativo che cade sulla poesia. Poi, mentre imparavo a scrivere, le storie sono arrivate, breve prima, narrazioni più lunghe dopo. E dopo c’è stata una pausa, ma chi ama scrivere non può fare a meno di smettere di scrivere. In quel momento di bisogno di riscrivere creare un blog, un blog personale. Molti anni fa, un blog ormai inesistente, ma grazie a quel blog ho scoperto l’affetto dei fan, non erano pochi, il potere di attraversare i confini e quello, quello che ho creato, è stato letto in posti del mondo inimmaginabili per me L’ho visto nelle statistiche. E … Aih! Le statistiche! Quelli che sono sinceri e non imbrogliano! Così un giorno ho deciso di fare un ulteriore passo avanti e creare un romanzo. Ho fatto quello che molti nuovi scrittori fanno: procrastinare. Ma solo fino a quando ho scoperto che il mio argomento si sarebbe sviluppato in quello che sarebbe stato il mio primo romanzo e da lì, tutto è cambiato e il romanzo ha cominciato a fluire. Ora sono nel processo finale: mettere la ciliegina sulla torta.
Scrivi. Scrivere per me è facile. Solo che ci vuole tempo. E questo è un lusso che ho a volte, ed è allora che mi sento fortunato. Felice, dopo tutto, perché scrivere è un atto di felicità personale. Devi essere concentrato, almeno io. Senza infastidirmi Nel mio mondo, cosa dico? E questo è quando tutto accade sulla pagina vuota. Preferibilmente computer, così posso andare veloce come i miei neuroni nel processo creativo. Anche se a volte non posso evitare l’edonismo di una buona penna e di una buona carta. Non importa se si tratta di contenuti tecnici, come nei miei articoli per collaborazioni professionali o con contenuti creativi per i miei romanzi e storie. Sì. Storie e romanzi. Quindi, al plurale. Perché ho già idee da portare avanti e continuare a scrivere. Per quanto riguarda la pubblicazione, non ci sono problemi. Troveremo una soluzione. Come ogni cosa in questa vita, se anche la morte è risolta attraverso la fede, come potrei non trovare soluzioni per pubblicare il mio primo libro? E un secondo? E così … in successione E mentre siamo lì, scrivendo, siamo felici. Arrivare a realizzare i miei sogni, mentre altri dicono quello che vogliono, a me, alla fine non mi interessa, chi vuole leggermi. Questo non è uno scherzo, né un impulso mattutino o nel mio caso, piuttosto notturno ma senza tradimento, che per tradimento abbiamo già quelli che parlano. Ho detto, seguo il mio: sii felice. Scrivi.

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