Dos relats Virginia Woolf i Leonard Woolf Cal Carré

Due Storie, Virginia e Leonard Woolf

Cal Carré riapre i battenti, ma cambia settore, e se prima ci deliziava con i suoi “piccoli” di maiale e salsiccia, ora ci delizia con la più classica delle salumerie letterarie e diventa uno dei nuovi e più importanti editori indipendenti della Catalogna.
Alla guida della casa editrice troviamo la scrittrice e medievalista Antònia Carré-Pons, orgogliosa di dare un’altra vita all’azienda di famiglia attraverso questa nuova traiettoria imprenditoriale.
Cal Carré inaugura la sua raccolta di  “piccoli” con “Due storie” scritta da Virginia e Leonard Woolf, e la casa editrice vuole puntare sul segmento di mercato della riedizione e traduzione dei classici in lingua catalana.
L’apertura della collezione dei “piccoli” con Virginia Woolf è anche un piccolo omaggio alla scrittrice britannica, dal momento che le “Due storie” incluse in questo primo libro sono “Il segno sul muro” di Virginia Woolf e “Tre ebrei” di Leonard Woolf, storie con cui Virginia Woolf e suo marito, Leonard, fondarono la casa editrice di Hogwarts, nel bel mezzo della Grande Guerra. Antònia Carré-Pons rifonda l’azienda di famiglia e passa dal settore delle carni al settore letterario dopo il confinamento della pandemia. In entrambi i casi sono tempi difficili per l’imprenditorialità, ma ciò non toglie che i libri che pubblicano non siano interessanti per i lettori.
“Il segno sul muro” è uno dei primi racconti di Virginia Woolf, dove il narratore ci invia una serie di riflessioni prendendo come scusa semplicemente un segno sul muro. È la tecnica narrativa del flusso di coscienza, dove l’autrice descrive una serie di pensieri e impressioni a getto, che, in questo caso, non fanno altro che esprimere la sua vulnerabilità di donna ad alcuni usi e costumi della società britannica del periodo, all’inizio del XX secolo. Qui vale anche la pena evidenziare il buon lavoro della traduttrice, Marta Pera Cucurell, che è stata all’altezza della scrittrice con la sua capacità di trasmettere le immagini di Woolf, non perdendo nella traduzione queste sfumature testuali con quella l’autrice ci porta nel suo mondo.
La seconda storia del libro è composta da “Tre ebrei” scritta da Leonard Woolf, un autore che è passato alla storia come il marito di Virginia Woolf.
In “Tre ebrei” Leonard Woolf inizia con una prosa molto britannica per narrare la storia, ma è, poche righe più sotto, che l’autore accenna a una critica negativa del modo di essere britannico: “Erano felici nel loro modo inglese , calmo e ordinato, felice del calore del sole, felice di essere tra alberi sostituiti e di sentire l’erba soffice sotto i piedi”, che continua a sottolineare per tutta la storia con questo sentimento critico nei confronti della società britannica e in favore dell’identità del comunità ebraica. Tutti sanno infatti che Leonard Woolf era di origine ebraica, ed è noto come le sue reazioni, conseguenza della sua tradizionale educazione ebraica, lo abbiano fatto sentire sempre più alienato dai suoi amici più liberali del gruppo di Bloomsbury.
Nel complesso si può dire che il libro scelto da Cal Carré è un ottimo successo editoriale, poiché è un libro che non solo rende omaggio a Virginia Woolf, come abbiamo commentato, ma il libro ci permette di rincontrarci, per un d’altra parte, con una Virginia Woolf molto autentica, in modo semplice e diretto, e d’altra parte, ci permette di scoprire rapidamente e in modo pratico un Leonard Woolf, che pur non essendo eccezionale nel suo ruolo di uno scrittore, sì che ci permette di sfruttare “l’occasione” per conoscerlo anche in campo narrativo. In questo modo, il libro “Due storie” di Virginia Woolf e Leonard Woolf edito in catalano da Cal Carré è un “piccoli” che può essere considerato molto appropriato da gustare in qualsiasi periodo dell’anno, non solo per la sua “portabilità” edizione, ma anche per essere un libro di curioso interesse letterario.

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